sabato 23 aprile 2011

Che Cannes

Il festival di Cannes del 2011 riunisce il Gotha del cinema d’autore. Di Nanni Moretti sappiamo già. In giro ci sono anche splendide clip di scene scartare da This must be the place di Paolo Sorrentino. Lars Von Trier si risolleverà dopo il ridicolo Antichrist ? Almodovar sfuggirà allo sterile estetismo dei suoi ultimi film? I fratelli Dardenne abbatteranno la gabbia del rigore dell’esercizio di stile? Kim Ki Duk dimostrerà che si può essere prolifici senza ripetersi? Kaurismaki ci farà piangere o sorridere insieme agli eroi dell’emarginazione ?

Habemus Papam Nanni Moretti 8/10 Review

Un film di Nanni Moretti è sempre un evento. Inevitabilmente accompagnato da una lunga e spasmodica attesa, trova inesorabilmente approvazioni incondizionate o polemiche pretestuose. E anche “Habemus Papam “ non è sfuggito alla regola del tutto o niente. Eppure il film è forse il meno “morettiano” della sua carriera e si può prestare ad un giudizio distaccato. Che non può prescindere dal riconoscimento della genialità di un’idea e di una cifra stilistica sempre sorprendente e inconfondibile. Ma che vira sempre di più verso un cinema d’emozione e di fascinazione che, quando finalmente viene lasciato libero dalle gag pur divertenti del Moretti d’altri tempi, si contamina, si sporca, si perde ed incanta. Ed è nello sguardo immenso di Michel Piccoli che il film trova compiutezza e il suo grande valore.